Centro di ricerca interdipartimentale Europeo di Studi Avanzati sull’Innovazione Digitale (Research Center IDEAS – Innovation Digital European Advanced Studies)
(art. 33 Statuto di Ateneo e art. 20 Regolamento generale di Ateneo)
Il Centro di ricerca interdipartimentale Europeo di Studi Avanzati sull’Innovazione Digitale (Research Center IDEAS – Innovation Digital European Advanced Studies) nasce con la finalità di promuovere studi avanzati di carattere multidisciplinare nel dialogo tra diversi saperi, per sviluppare nuove competenze utili al mondo delle Istituzioni pubbliche, dell’imprese e della società nel senso più ampio del termine.
Risulta, infatti, opportuno avviare un dibattito sulla portata dei cambiamenti che derivano dell’innovazione digitale sull’ordinamento e sull’economia nazionale che coinvolga, giuristi, economisti, sociologi, pedagoghi, studiosi della scienza della politica, nonché operatori d’impresa e rappresentanti delle istituzioni.
Per fare questo il Centro intende avviare uno scambio stabile con istituzioni universitarie, centri studi e di ricerca anche di altri Paesi, in particolare europei, per favorire la circolazione delle idee e trovare insieme soluzioni ai problemi che i cambiamenti del nuovo millennio stanno portando con sé, nella prospettiva della tutela dei diritti delle persone e delle imprese, con la necessaria attenzione al processo di integrazione di regole in corso a livello europeo e internazionale.
Nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, il Centro IDEAS raccoglie l’eredità del Centro di Ricerca Interdipartimentale per gli Studi Politico-costituzionali e di Legislazione comparata (CRISPEL), costituito nel 2003 presso l’Università degli Studi Roma Tre e promosso, nello specifico, dai Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia Aziendale e Scienze della Formazione.
Il Centro IDEAS, infatti, si pone formalmente in diretta continuità con le iniziative portate avanti nel corso degli ultimi vent’anni dal CRISPEL, in particolare per quanto attiene quelle specifiche attività progettuali, sia di livello nazionale che internazionale, nel campo della ricerca e della formazione in materia di innovazione digitale e diritto delle nuove tecnologie.
Attività seminariale e didattica
Il Centro si propone di promuovere iniziative di studio, destinate in una prima fase agli studenti (anche tramite cliniche legali e laboratori), organizzare seminari invitando professori di altre università straniere e esperti di istituzioni nazionali e dell’Unione, nonché esperti anche del mondo delle imprese con esperienze gestionali e operative.
In una fase successiva a quella di avvio dei lavori il Centro si propone di organizzare l’offerta di corsi di master o di specializzazione, cercando di offrire, con il sostegno dei partner e di sponsor esterni borse di studio agli iscritti.
Consulenza scientifica
Il Centro può accettare incarichi di consulenza scientifica proposti da istituzioni, associazioni di categoria di imprese, oppure singoli intermediari i cui proventi sono devoluti all’Università Roma Tre per il funzionamento del Centro, nel rispetto delle disposizioni generali stabilite in materia dai Regolamenti di funzionamento e di bilancio dell’Università Roma Tre.
Il Centro può procedere ad approfondimenti scientifici tesi a rispondere, tra l’altro, anche alle consultazioni normative e regolamentari proposte da tutte le autorità europee e nazionali con competenze negli ambiti di attività del Centro.
Bandi di gara europei e nazionali
Il Centro intende concorrere a bandi di gara europei e nazionali per l’erogazione di finanziamenti da parte di Istituzioni europee o nazionali a sostegno di progetti di interesse per il Centro.
Attività di ricerca
Per lo svolgimento dell’attività di ricerca, il Centro può costituire Osservatori tematici e/o può avvalersi anche di uno o più Gruppi di ricerca, composti da ricercatori, assegnisti, dottori e dottorandi di ricerca, e altri studiosi, professionisti ed esperti, ai quali il Consiglio può attribuire il titolo di Research Scholar del Centro ed eventualmente conferire borse di studio, contratti di ricerca o altre forme di remunerazione per l’attività di ricerca svolta, nei limiti delle disponibilità di bilancio.