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SMEDATA

al Progetto co-finanziato dalla Commissione Europea (co-funded by the Rights, Equality and Citizenship (REC) Programme of the European Union) – inizialmente per il biennio dal 1° dicembre 2018 al 30 novembre 2020, e successivamente rifinanziato per ulteriori 18 mesi, dal 1° gennaio 2021 sino al 30 giugno 2022 – sul tema “Ensuring the Highest Degree of Privacy and Personal Data Protection through Innovative Tools for SMEs and Citizens” (EU project 814763 – SMEDATA), di cui è risultato vincitore il Consorzio europeo SMEDATA, coordinato dalla Commission for Personal Data Protection della Bulgaria e di cui ha fatto parte, per l’Italia, insieme all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, anche l’Unità di ricerca di ricerca costituita a livello nazionale presso l’Università degli Studi Roma Tre, di cui è stato coordinatore e responsabile scientifico il Prof. Colapietro e componente il Prof. Iannuzzi. L’obiettivo generale del Progetto era quello di garantire l’effettiva applicazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR) attraverso la sensibilizzazione, la moltiplicazione della formazione e lo sviluppo sostenibile delle capacità per le piccole e medie imprese (PMI), le professioni legali, ed i cittadini, oltre che per diffondere la conoscenza dei nuovi diritti garantiti dal Regolamento presso tutti i soggetti interessati;

DISEÑO DE BUENAS PRÁCTICAS EN MATERIA DE PROTECCIÓN DE DATOS CLÍNICOS Y DE MEDIDAS PARA EL DESARROLLO DE BIG DATA SANITARIOS. IMPLEMENTACIÓN ÉTICO-JURÍDICA EN EL ENTORNO BIOSANITARIO DE CANTABRIA

al Progetto di ricerca scientifica che si è aggiudicato in Spagna l’Instituto de Investigación Sanitaria Valdecilla (IDIVAL), finanziato per il biennio 5 novembre 2019 – 14 novembre 2021, su Diseño de buenas prácticas en materia de protección de datos clínicos y de medidas para el desarrollo de Big Data sanitarios. Implementación ético-jurídica en el entorno biosanitario de Cantabria” – Investigador Principal: Prof. Dr. Joaquín Cayón de las Cuevas (Universidad de Cantabria), di cui è stato componente del gruppo di ricerca il Prof. Colapietro.